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Essere visti, e poi?
Uno sguardo onesto alla visibilità, al coraggio e alla domanda: cosa succede realmente quando qualcuno ti "riconosce"?
Essere visti – e poi? "Non hai paura che qualcuno della tua famiglia o del tuo lavoro ti veda su Joy o a una festa con un outfit kinky?" Ho sentito questa domanda innumerevoli volte. E onestamente? Me la sono chiesta anch'io all'inizio. Quella sensazione di disagio quando clicchi per la prima volta su Joyclub, crei il tuo profilo con dita tremanti, magari anche in forma anonima, con cautela, con uno pseudonimo che rivela quel tanto di te che basta per stuzzicare la curiosità, ma non abbastanza per essere riconosciuto. E poi quando vai alla tua prima festa kinky – quel misto di nervosismo, eccitazione e fascino. Senti di essere finalmente arrivato in un mondo diverso. Più libero. Più reale. Eppure, eccola lì, quella vocina nella tua mente: e se qualcuno mi vedesse con il mio abito da festa? E se ci fosse qualcuno del lavoro? O della tua famiglia? Ma... cosa significherebbe in realtà? Che siete entrambi nella stessa stanza – curiosi, aperti, in cerca, vivi. Che questa persona, che potrebbe "riconoscerti", è lì di persona. Condividi uno spazio, un'esperienza, un frammento di verità. Allora perché questa paura? Viviamo in una società che cerca ancora di categorizzare il desiderio. Una società che consuma facilmente la sessualità ma raramente la riconosce. Scorriamo corpi seminudi sui social media, troviamo normale quando la pubblicità gioca con l'erotismo, ma guai a chi vive consapevolmente questo lato di sé. Poi improvvisamente diventa "disdicevole". Poi arrivano le domande. I giudizi. I sussurri. Ma onestamente: cosa c'è di così sbagliato nell'esplorare la propria sensualità? Nel connettersi con persone che la pensano come noi? Nell'incontrare persone che non si vergognano dei propri desideri, ma li vivono consapevolmente, rispettosamente e onestamente? Se qualcuno mi vede su Joy, significa semplicemente: anche questa persona era lì. E se mi riconosce a una festa, allora fa parte di questo mondo tanto quanto me. Siamo tutti alla ricerca di una connessione, di autenticità, di uno spazio in cui possiamo semplicemente essere noi stessi. Qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere? Che qualcuno ne parli? Che all'improvviso ti considerino "diversa"? Forse. Ma sarebbe davvero così male, in un mondo in cui "diversa" è spesso il complimento più sincero? Credo che il vero rischio sia non essere vista. Il vero rischio è negare se stessi. Sminuirsi per compiacere gli altri. Chiedersi costantemente cosa pensano gli altri invece di sentire ciò che si desidera veramente. Perché chi si permette di vivere autenticamente, chi comprende il proprio desiderio non come una debolezza ma come un punto di forza, diventa libero. Libero dalla vergogna. Libero dalle aspettative. Libero dalle ristrette percezioni altrui. E quando qualcuno ti vede – ti vede davvero – potrebbe riconoscere non solo te, ma anche qualcosa dentro di sé. Qualcosa che aspettava di essere vissuto da molto tempo. ✨ Vivi il tuo segreto. Con stile. Con sicurezza. Con mySecretKey. Perché alla fine, la cosa più bella che puoi mostrare non è un'immagine perfetta, è la tua verità nuda e cruda. Con glitter e curiosità, Katie💫
Un avviso:
La visibilità non è un rischio, lo è l'abnegazione .
Coraggio non significa non avere paura, ma essere comunque se stessi .
La visibilità non è un rischio, lo è l'abnegazione .
Coraggio non significa non avere paura, ma essere comunque se stessi .

